Perché improvvisare le tue uscite in bici quando puoi fare un’escursione godendoti con consapevolezza le particolarità dei territori che ti circondano? Oggi, ti raccontiamo una delle mete più gettonate tra gli sportivi in Veneto: il Monte Grappa, o Cima Grappa. 

Conoscere il Grappa 

Va detto, saremo anche un po’ di parte, ma siamo inevitabilmente affezionati a questo monte. Sarà per l’atmosfera che regalano i suoi panorami o per le soddisfazioni che ci ha dato negli anni, anche prima di Cicloturismo Euganeo, quando andare in bici era ancora l’hobby della Domenica. Eppure per chi vive o frequenta il Veneto, il Monte Grappa non è un’escursione da fare una volta sola, anzi. Dopo che ci vai la prima volta, ci vuoi tornare. Ed è proprio quello che abbiamo fatto anche noi: ci siamo tornati più e più volte, con amici o da soli, per studiarlo e conoscerlo a fondo. Ogni volta abbiamo vissuto un’esperienza diversa.  

Questa cima è la più importante del Massiccio del Grappa e si sviluppa tra le Prealpi Venete. È anche una delle salite più ambite dagli sportivi, un vero motivo di orgoglio. Ma prima di addentrarci nelle specifiche tecniche di questa cima, vogliamo darti un po’ di contesto storico. Esatto, perché il Monte Grappa è stato protagonista di alcune vicende molto importanti.

Come forse già sai, questo monte ha un valore simbolico molto importante: durante la Prima Guerra Mondiale è stato un fronte strategico per i soldati italiani contro l’Impero Austro-Ungarico. Oltre però ad aver ospitato il trionfo italiano, questa cima ha purtroppo contato migliaia di soldati caduti, a cui è oggi dedicato il famoso Sacrario Militare. Questo ossario è un monumento davvero maestoso situato proprio sulla vetta per onorare i Caduti di guerra. Se non l’hai mai visto, preparati a rimanere sbalordito dalla sua imponenza con cui domina sui panorami circostanti.  

Per comprendere ancora meglio il ruolo strategico di quest’area in tempi di guerra possiamo guardare alle numerose vie costruite dai soldati: in ogni suo versante puoi trovare camminamenti, trincee e mulattiere, tuttora percorribili per raggiungere la cima. Contiamo ben 10 percorsi, e quello che parte da Romano d’Ezzelino (o salita Cadorna) è il più lungo e praticato.